L’estate è alle porte e sono partite le grandi manovre degli italiani che già pianificano il super esodo di metà agosto. Come ogni anno, il Salento sarà tra le mete più ambite del turismo nostrano, pronto ad accogliere uno stuolo di visitatori che, ancora più degli altri anni, giungeranno a migliaia sulle coste del Tacco d’Italia.
Aver prenotato un b&b con piscina Salento e il biglietto aereo, però, è solo una parte dell’organizzazione necessaria a giungere preparati nel profondo Sud della Puglia. La provincia di Lecce, infatti, è una terra sui generis, contraddistinta da un apparato di simboli e di valori del tutto propri e che solo comprendendo appieno è possibile sintonizzarsi al meglio con la cultura locale.
Il cibo
In Salento il cibo e tutto ciò che orbita intorno ai pasti sono una religione. La cultura culinaria del posto verte su un retaggio povero, in cui il sostentamento era garantito dal lavoro dei campi. Ciò che si è configurato nei secoli come una necessità è diventato col tempo un punto di forza: la verdura e la frutta più genuini, il gusto intenso dei prodotti a km 0, l’olio, il vino sono tutti inestimabili marchiatori d’identità, da consumare intorno a un tavolo durante pranzi e cene che fanno da collante sociale e momento di ritrovo e di unione.
La musica
Salento è terra di folklore ed esoterismo, mescolanza di dettami cattolici e di istanze pagane che sopravvivono sottopelle e che fluiscono in modo magistrale nella musica tipica del posto, quella pizzica che incanta i turisti e che inorgoglisce gli autoctoni. La pizzica è stata inglobata nel culto cristiano di San Paolo, protettore del comune di Galatina e vera e propria icona popolare, ma trascina con sé tutto quel codice di significanze politeiste che sono alla base della nascita del tarantismo. Valori e credenze che nel tempo si sono armonizzate con il reggae, che da oltre 20 anni impazza per le strade e tra i lidi del Salento e che ne fanno la “Giamaica d’Italia”.
Il dialetto
Il vernacolo è un ponte che conduce al cuore della gente, che abbatte le barriere, va oltre le etichette e le convenzioni e pone ogni discussione su un piano più immanente; è rievocazione storica, saggezza popolare, spirito del tempo. I modi di dire, che sono diventati merchandising e vessillo territoriale, sono un tassello fondamentale della salentinità, che permette ai concittadini di conoscersi e riconoscersi in qualunque posto del mondo.