E’ possibile diminuire ulteriormente l’utilizzo di petrolio, inquinamento e tutto ciò che da esso deriva?
Secondo me si! Ma sarete voi attenti lettori a confermarmi o smentirmi.
Da anni ormai ci si pone l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 il 26% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ciò naturalmente per ridurre impatto ambientale, dovuto allo sfruttamento delle più comuni e costose fonti “fossili” come carbone ma soprattutto petrolio.
Ma ci sfugge un aspetto molto importante.
Se consideriamo che la popolazione italiana è fra quelle con un rapporto cittadino/numero di auto più elevato di tutta Europa, quasi due auto per ogni cittadino in media, ci rendiamo conto quindi che il problema dell’inquinamento non è dato solo dalla produzione di energia elettrica ma da un elevato uso dell’auto.
Sarà il caso di sorvegliare questo fenomeno?
Qualcuno lo sta già facendo. Non riducendo il numero delle auto procapite ma sfruttando la tecnologia avanzata per produrre auto a misura di ambiente.
Molte aziende tra cui primeggia la HYUNDAI, seguita da CITROEN e altre che stanno entrando ora su questo mercato, stanno producendo auto che viaggerebbero a corrente elettrica e non più a benzina o altri carburanti. Questo è un grande passo verso la salvaguardia della salute e dell’ambiente se calcoliamo che un’auto elettrica permette di fare circa 130KM con 3 euro (CITROEN C-ZERO 1,50 euro di corrente per 100km, fonte citroen) mentre con un’auto a benzina per fare 100 chilometri abbiamo bisogno di circa 5-6 litri in media.
Inoltre l’auto elettrica permette una riduzione di CO2 emessa dell’ 80%, se non la riduzione totale.
Il problema però è che il costo delle auto elettriche è ancora elevato, ma è pur vero che le industrie automobilistiche si stanno ingegnando per ridurre il costo attorno ai 15000 euro, prezzo molto più accessibile.
Per coloro che possono e vogliono spendere circa 28000 euro per un’auto, consiglierei vivamente una auto elettrica; state certi che avrete un rientro nelle vostre tasche di almeno 1300 euro ogni 15000km percorsi rispetto ad una macchina a benzina; oltre a bollo ridotto o nullo a seconda degli statuti regionali, e assicurazione ridotta.
Buon viaggio in compagnia della vostra “green auto”.
Articolo redatto da Giuliano Centonza