Qualche giorno fa una signora di Reggio Emilia, notando uno strano figuro che armeggiando fuori dalla sua casa stava tracciando dei segni sul muro, insospettita chiamò i carabinieri.
I militari accorsi sul luogo accertarono che il triangolo disegnato dal giovane vicino al campanello dell’abitazione della signora era uno dei famigerati “segni” che vengono usati dalla malavita per indicare i luoghi ideali o meno per i furti. Il triangolo, in particolare, indica la presenza di una donna sola in casa.
Un vero e proprio codice di segni, insomma, che i ladri di professione conoscono bene ma che agli occhi del passante non dicono alcunché. Ed è proprio per questo motivo che molti ne ignorano l’esistenza. Ecco quindi un piccolo compendio di simboli grafici apparentemente innocui, che dovrebbero tuttavia far insospettire chi li trova nei pressi dell’ingresso di casa:
“X”: indica un buon obiettivo da derubare
- “C” disegnata con tre tratti perpendicolari: abitazione ricca
- Scala disegnata orizzontalmente: presenza di un cane
- “M”: la casa è vuota di mattina
- “D”: domenica è il giorno giusto per colpire
- Cerchio barrato con una “X”: luogo senza interesse
Difendersi dai malintenzionati è diventata un’impresa sempre più ardua per il cittadino, che non potendo contare sulle sole forze dell’ordine deve impegnarsi di persona nell’adozione di misure protettive per la sua abitazione.
Tra i sistemi più sicuri attualmente in circolazione troviamo le Centauro, porte che a Reggio Emilia vengono prodotte e installate dalla Digiemme Sicurezza srl. Queste porte sono dotate di una efficiente serratura a doppia mappa, ognuna delle quali è indipendente e ricifrabile.
Ogni porta Centauro è costruita con particolari strutture tubolari che la rendono a prova di ladro esperto, e le sue misure sono personalizzabili: a fronte di un’altezza di 2.10 metri, è possibile scegliere larghezze di 80, 90 oppure 100 cm. Ampia è anche la scelta dei pannelli di rivestimento disponibili, che comprendono sei diverse tipologie di legno.