Tra le tante, Antonio Conte è diventato, suo malgrado (ma forse neanche troppo), testimonial d’eccellenza del trapianto di capelli. La folta chioma che è tornata a troneggiare sul suo capo, fino a poco tempo prima inaridito dagli effetti del tempo, ha stimolato l’ironia dei tifosi di tutta Italia e ancora oggi, a distanza di anni, l’argomento riemerge in qualche boutade televisiva o in vignette che strappano il sorriso sul web. Una cosa però è certa: sul Mister (appena annunciato al Chelsea per i prossimi tre anni) è stato fatto davvero un ottimo lavoro. A chi si è rivolto il tecnico salentino? Quanto ha dovuto sborsare per il trattamento? Ecco qualche piccolo segreto sul suo processo di risoluzione di caduta dei capelli.
Dove ha effettuato l’operazione
Un po’ per farci i fatti suoi, ma anche per dare informazioni utili a quanti vogliano ripercorrere il percorso intrapreso da Antonio Conte, sveliamo qualche piccolo retroscena sulle operazioni tricologiche che hanno riguardato l’ex centrocampista e capitano della Juventus.
Sul finire della sua carriera da calciatore, Conte mostrava una capigliatura quasi completamente glabra; la stempiatura aveva coperto buona parte del cuoio capelluto e sparuti capelli si affacciavano, cortissimi, nella zona più posteriori del capo. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, Conte ha effettuato i primi due interventi in Italia, da uno dei massimi esperti di tricologia del nostro Paese. Dopo ben due interventi di implementazione di unità follicolari andati male, il mister è volato a Vancouver, in Canada, dove ha effettuato un ultimo e risolutivo intervento presso la clinica Hasson & Wong, come testimoniano anche diverse foto reperibili sul web.
Costi dell’operazione
Sempre per chi fosse interessato e bla bla, proviamo a fare un po’ i conti in tasca all’ex bandiera juventina: i primi due interventi italiani, secondo diverse fonti, sarebbero costati a Conte una cifra compresa tra i 4.500 e i 6.000 euro. In Canada, dove gli sono state impiantate circa 4.500 unità follicolari, la cifra versata è stata non distante dai 20 mila dollari.