Sono tante le cause penali che si compiono da sempre nei tribunali italiani. Ma come funziona un processo? Partiamo dal presupposto che un processo penale si basa sull’attuazione di un reato che viene principalmente contestato dallo Stato. L’accusato ha il diritto di scegliere il proprio avvocato, anche tramite consulenza legale online, e successivamente subisce un processo. In questo caso, l’imputato può essere assolto o condannato: la pena può essere un risarcimento oppure la reclusione.
Ma quali sono le fasi di un processo penale? Scopriamole in questa guida.
Fase introduttiva
In questa fase, si dà il via al processo: abbiamo un’accusa, spesso l’azione viene svolta da un Pubblico Ministero che rappresenta lo Stato; e la Difesa, rappresentata da un avvocato che difende la parte accusata.
Il procedimento parte sempre nel momento in cui si viene a conoscenza del reato. In questo caso, i reati possono essere punibili a querela a parte: cioè prima di iniziare il procedimento è necessaria che ci sia una formale richiesta di chi ha subito il torto; oppure d’ufficio, la notizia arriva alle autorità giudiziarie che sono obbligate ad avviare il procedimento. Ciò avviene nei reati molto gravi, come ad esempio l’omicidio.
Fase di indagine
Il Pubblico Ministero insieme alla polizia comincia ad indagare su quanto accaduto e se sussistono eventuali prove o testimonianze a carico dell’imputato. In questa fase del processo, l’accusato può essere sottoposto a diverse misure cautelari, cioè carcere o arresti domiciliari. Dopo le indagini, il Pm può richiedere una richiesta di archiviazione, se non ci sono abbastanza prove d’accusa, o un rinvio al giudizio, se appare verosimile l’attuazione del reato da parte dell’attore.
Si convoca udienza preliminare e si ha la sentenza<7h3>
Il Pubblico Ministero espone ciò che viene raccolto dalle indagini e l’imputato può decidere di dare delle dichiarazioni spontanee o meno. In questo caso, il Gup può emanare un decreto in cui si dispone l’inizio del giudizio. Dopo ciò, si apre la fase del dibattimento, dove vengono acquisite le eventuali prove a carico o meno dell’accusato, vengono ascoltati i testimoni e gli avvocati di entrambi le parti. Successivamente, viene emanata la sentenza, che può essere di condanna o di assoluzione. L’accusato può ricorrere in appello e, se anche dalla Corte d’Appello viene condannato, in ultimo alla Cassazione.