È difficile pensare al futuro mentre si studia: la vita appare solo come una sequenza di esami, corsi e obiettivi a medio termine. Poi, però, dopo la laurea bisogna fare i conti con il mondo del lavoro, al quale l’università non prepara quasi mai. L’Università italiana, infatti, non è ben collegata al mondo del lavoro e non è in grado di creare un ponte reale con le professioni. Per tale motivo, i neolaureati non hanno le idee chiare sul loro lavoro dopo il conseguimento della laurea, e possono trovare molto frustrante la ricerca del lavoro. Lo scoraggiamento, insomma, è dietro l’angolo, quando invece la motivazione dovrebbe essere sempre alta per aumentare le probabilità di avere successo nella ricerca del lavoro.
Per evitare di perdere la motivazione e mantenere alto l’entusiasmo, si possono seguire alcuni semplici consigli:
- ricordare prima di tutto che la motivazione non è un optional, ma un requisito indispensabile per trovare lavoro. Quando si cerca lavoro, il morale deve essere sempre alto perché stati d’animo negativi producono un duplice effetto negativo: impediscono di vedere e cogliere le occasioni positive che si presentano; fiaccano il morale pregiudicando gli esiti della ricerca di lavoro;
- un rifiuto non deve essere vissuto come un dramma, ma come un punto di partenza per migliorare. Se abbiamo svolto un colloquio e non siamo stati scelti, probabilmente l’azienda avrà avuto le sue ragioni oggettive, ma questo non deve scoraggiarci. È importante anzi capire perché ciò è accaduto e come possiamo rimediare per rendere migliore il colloquio successivo. Prima o poi andrà bene anche a noi!
- se il nostro curriculum non è stato ancora preso in considerazione da nessuno, può darsi che non abbiamo valorizzato a sufficienza i nostri punti di forza. Abbiamo svolto uno tra i migliori master in Italia e quest’informazione è finita in fondo al cv? Male! Ripeschiamola e diamo maggior valore a questa informazione!
- se invece il nostro cv sembra perfetto ma non riceviamo risposte da chi assume, può darsi che sia ancora presto. Non sempre le aziende che assumono hanno urgenza, e alcune settimane di attesa quando si inviano i cv sono fisiologiche. Probabilmente, dopo un po’ le richieste arriveranno tutte insieme!
- se non abbiamo eseprienza e il nostro cv è ancora vuoto, prendiamo in considerazione l’idea di fare uno stage o un tirocinio formativo, ma senza esagerare! Stage non retribuiti e senza prospettive di un anno non sono che perdite di tempo!
Si dice spesso che la ricerca del lavoro sia un vero e proprio lavoro: questo è assolutamente vero! Per questo, bisogna avere tenacia, entusiasmo e motivazione, e la fatica verrà premiata!