Le cartucce per stampanti rappresentano una sorta di serbatoio nel quale è contenuto l’inchiostro utilizzato per la stampa. Esistono due tipologie di cartucce a seconda che esse siano o meno dotate di una testina, la quale svolge la funzione di regolare il getto del liquido di stampa. Nel caso in cui il componente non sia dotato di testina, vuol dire che esso è montato direttamente sulla stampante e, in tal caso, la cartuccia svolge solo la funzione di contenitore.
Sostituire la cartuccia
Solitamente, la stampante è dotata di quattro slot interni predisposti ad accogliere, rispettivamente, le cartucce per gli inchiostri nero e i tre colori fondamentali utilizzati per ottenere tutti gli altri, ovvero magenta, ciano e giallo). Ovviamente, una volta esaurita una di esse, è necessario provvedere alla sua sostituzione. La soluzione proposta dai produttori ufficiali consiste in cartucce prodotte esattamente per la specifica stampante; una soluzione che assicura certamente le migliori performance possibili ma che, allo stesso tempo, costringe ad affrontare costi molti alti.
Le cartucce compatibili
La soluzione più diffusa per abbattere i costi di acquisto consiste nelle cartucce compatibili: si tratta di tecnologie sviluppate ex novo per essere, appunto, compatibili, con determinate tipologie di stampanti ma che non sono prodotte dal marchio ufficiale della stampante stessa. Tale alternativa consente un risparmio notevole e, checché ne dicano i produttori ufficiali, non arrecano alcun danno alla stampante. L’unico rischio è rappresentato dalla possibilità che l’hardware non legga la presenza della cartuccia, ma non è escluso che sia in grado di funzionare anche in questo caso.
Le cartucce rigenerate
Un’altra possibilità è quella di utilizzare cartucce rigenerate. Esse sono cartucce esaurite che sono state recuperate e caricate nuovamente e, dunque, pronte ad un nuovo ciclo completo. Anche essa rappresenta un soluzione a zero rischi e in grado di abbattere notevolmente i costi, con il doppio vantaggio di essere un componente nativo originale e, allo stesso tempo, una soluzione che rispetta l’ambiente e permette il recupero di materiale che, altrimenti, diventerebbe scarto.