Una delle figure più importanti e rappresentative del Novecento, che ha cambiato la storia di una grande nazione come l’India è sicuramente quella di Gandhi passato alla storia per le sue proteste pacifiste.
Andiamo a conoscere meglio questo personaggio considerato il padre della nazione indiana, che venne soprannominato dal poeta indiano Tagore, Mahatma che in sancristo significa “Grande Anima”.
Scopriamo la vita del Mahatma
Gandhi nasce da una famiglia che si occupava di vendere delle spezie il 2 ottobre del 1869 e dopo aver effettuato gli studi all’università di Ahmrdabad e Londra si laureò in giurisprudenza iniziando a praticare da avvocato a Bombay.
La svolta nella sua vita arriva con il trasferimento in Sudafrica come consulente legale, qui infatti comincia a sviluppare il suo pensiero di rivolta pacifica vedendo come gli immigrati indiani vivano segregati e discriminati dagli inglesi.
Gandhi iniziò quindi a battersi per il riconoscimento dei diritti degli indiani e nel 1906 lanciò il suo modello di resistenza non violenta, che veniva vista come un mezzo di pressione di massa.
Con la sua politica Gandhi riuscì ad aiutare molti immigrati indiani e far abolire le vecchie leggi discriminatorie .
Nel 1915 Gandhi tornò in India dove c’era un forte senso di ribellione contro gli inglesi, soprattutto dopo che era stata imposta una nuova legge che prevedeva l’esproprio delle terre dei contadini e Gandhi divenne il leader del Partito del Congresso.
Nel 1919 Gandhi e il partito del Congresso iniziarono la loro battaglia non violenta di disobbedienza civile, che prevedeva il boicottaggio delle merci inglesi e il mancato pagamento di quelle che erano le imposte.
Durante il periodo di protesta Gandhi venne arrestato più volte dal governo inglese e durante la Conferenza di Londra chiese l’indipendenza del suo paese dal Regno Unito.
Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, Gandhi decise di non sostenere l’Inghilterra se non veniva data l’indipendenza all’India ma questo portò di nuovo alla sua incarcerazione assieme a quelle di migliaia di oppositori.
Alla fine l’India riuscì ad ottenere l’indipendenza il 15 agosto del 1947 e Gandhi scelse di vivere questo momento digiunando e pregando, ma questo portò ad una guerra perché lo stato venne diviso in due parti India e Pakistan, divise anche dalla religione.
La guerra civile
La guerra civile portò più di un milione di morti e sei milioni di profughi; la posizione di Gandhi era moderata e improntata al pacifismo e questo provocò dell’odio da parte di un fanatico indù che uccise Gandhi durante un momento di preghiera.
Ai funerali di Gandhi, effettuati con rito induista differente da quello delle onoranze funebri a Roma come Cattolica San Lorenzo videro la partecipazione di una folla oceanica.