Il fumetto erotico è morto. O no ?

fumetto eroticoIn un articolo che ho pubblicato un po’ di tempo fa sul mio sito, sostenevo che il fumetto erotico è pressoché scomparso, e ne analizzavo i motivi. Che sia scomparso, dicevo, è un dato di fatto: di editori specializzati ne sono rimasti pochissimi ed estremamente di nicchia. Riviste come la storica Blue hanno chiuso i battenti. Capita che qualche casa editrice generalista pubblichi un titolo, o provi a pubblicare una piccola serie, ma non sembra che si vada oltre. E le cose non sono molto diverse neanche in Francia. Niente di strano, dicevo. Sono spariti anche i giornaletti porno dalle edicole, e hanno chiuso i battenti i cinema a luci rosse. Internet ha reso la pornografia a portata di tutti in assoluta privacy, evitando l’imbarazzo di dover chiedere all’edicolante o di farsi vedere mentre si entra nel cinema a luci rosse. La cosa strana è che, nel pullulare di pornografia su internet, di fumetti ce ne sono veramente pochi. Ci sono le vignette umoristiche a tema erotico, sì. Però non si tratta propriamente di fumetto erotico. Il fumetto erotico dovrebbe eccitare, non far ridere. Le vignette umoristiche sono solo la versione disegnata delle barzellette sporche. Poi ci sono i manga zozzi, i cosiddetti “hentai”. Però sarà un mio limite ma anche quelli non riesco proprio a trovarli eccitanti. Per il resto, niente. Ci sono siti che ripropongono come cimeli vintage i “classici” dell’epoca delle caserme ( le vampirelle con le sembianze di Ornella Muti, o i camionisti e gli operai modellati su Celentano e Buzzanca ). Ci sono tavole di Manara, Crepax, ecc. inserite in vari contesti. Ma di veri fumetti erotici non ce n’è, neanche a pagamento.

Per cui ne ho concluso che manca la domanda. Il mio tentativo di spiegazione era che il fumetto non riproduce fedelmente la realtà come la fotografia o il video, ma la evoca soltanto, lasciando al lettore un po’ di lavoro di interpretazione e di immaginazione. E’ insomma qualcosa di simile al “vedo, non vedo”, quindi qualcosa di ben poco competitivo rispetto al “vedo tutto, fin troppo” offerto dal vari Youporn e simili. I lettori sono troppo sazi di immagini e scene super-esplicite per potersi ancora eccitare con dei disegni.

Guardando le statistiche di Google scopro che quell’articolo, nonostante sia abbastanza fuori contesto in un sito dedicato al fumetto d’autore e nonostante non sia stato per nulla ottimizzato in termini di “seo” e in generale di visibilità su internet ( al contrario delle altre pagine su cui ho lavorato molto per l’ottimizzazione delle parole chiave, la ricerca di links ecc. ), è quello che mi porta più visite provenienti da Google. Con ricerche fatte su parole chiave come “fumetti erotici”, “fumetti porno”, o addirittura “fumetti zozzi”. Da una parte il “successo” dell’articolo non può che farmi piacere, dall’altra è la conferma evidente che quello che c’è scritto non è esatto. Perché se, in barba alla trascuratezza del “seo” e compagnia bella, quest’articolo viene cliccato così tanto, vuol dire che quelle parole sono cercate tantissimo. E uno che cerca “fumetti zozzi” è difficile che sia interessato agli aspetti sociologici del fenomeno. Quindi, alla faccia della mia teoria, la domanda c’è, eccome.

Allora però la questione diventa ancora più spinosa: se la domanda c’è, perchè i fumetti erotici non ci sono ? O sono io l’unico che non riesce a trovarli ?

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