Video aziendale: parlare la lingua degli utenti

Assistiamo negli ultimi tempi a un vero e proprio boom dei video aziendali. Rispetto a qualche tempo fa, sono molto più numerose le aziende, anche di medio-piccole dimensioni, che hanno scelto di investire in strategie di video marketing al fine di rafforzare la propria brand image e di diffondere con più intensità la presenza del proprio marchio.

Una nuova configurazione del paradigma brand-utente

La vera rivoluzione, forse, sta proprio nella massificazione di un processo che, fino a non troppi mesi fa, era appannaggio dei grandi marchi. Le PMI hanno compreso l’importanza di ascoltare il proprio pubblico e di parlare la stessa lingua. Una dinamica che ha preso piede in modo sig
nificativo con l’ascesa, nel corso dell’ultimo decennio, del social media marketing per le imprese e che oggi si raffina ulteriormente nel video marketing.

Mai più video-presentazioni

Ieri i video aziendali avevano il sapore stantio dell’auto-celebrazione, secondo una concezione che li vedeva come una sorta di presentazione per gli esterni. Oggi si vive una concezione nuova, più raffinata ed efficace, secondo cui il video è un mezzo di intrattenimento e, in quanto tale, deve sapere offrire qualcosa agli spettatori.

Le imprese hanno compreso la necessità di abbracciare l’ottica degli utilizzatori della rete: gli utenti usano il web per distrarsi, in modo ludico e, spesso, frivolo. I video devono essere specchio dell’azienda che li produce, ma lo fanno attraverso uno storytelling grazie al quale la vision dell’impresa non è raccontata asetticamente ma mostrata attraverso figurazioni, facendo leva su aspetti che sono fortemente emozionali.

Fornire valore

I video devono, in poche parole, essere utili, dove l’utilità è intesa, in senso ampio, come un valore aggiunto per lo spettatore. Il contenuto può vertere sulla formazione e fornire informazioni o nozioni interessanti, emozionare, commuovere, provocare, scioccare, Ciò che conta è che l’utente non resti indifferente e che possa percepire, nella fruizione del video, che sta investendo in modo costruttivo il tempo che dedica allo streaming.

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